Stando alle indiscrezioni emerse a mezzo stampa, il governo sarebbe al lavoro su un nuovo dpcm, il terzo del mese di ottobre.
Emergenza coronavirus in Italia, nuovo dpcm in arrivo? A distanza di tre giorni di distanza dalla presentazione dell’ultimo dpcm, che nella sostanza non ha spostato il quadro normativo vigente in Italia, il governo, stando alle indiscrezioni emerse a mezzo stampa, starebbe lavorando ad un nuovo decreto che dovrebbe essere licenziato entro la giornata di domenica. E questa volta l’intervento del governo dovrebbe essere più consistente.
Ipotesi nuovo dpcm contro la diffusione del coronavirus: sarebbe il terzo del mese di ottobre
A fronte dell’aumento dei casi di coronavirus e di un dpcm contestato, il governo dovrebbe intervenire nuovamente nei prossimi giorni.
Il coprifuoco
Nel nuovo decreto, il terzo del mese di ottobre, si estenderebbe il coprifuoco a livello nazionale con la chiusura delle attività e lo stop agli spostamenti a partire dalle ore 23.
Lo spostamento tra le Regioni
Si ragionerebbe inoltre, stando alle indiscrezioni dei giornali, sullo stop agli spostamenti tra le Regioni, giustificati e quindi concessi solo per motivi di lavoro e salute o comunque a fronte di comprovate necessità. Come nella fase del lockdown, insomma.
La scuola e i mezzi di trasporto
Possibile un nuovo intervento sulla scuola per alleggerire ulteriormente la pressione sul trasporto pubblico locale. Secondo l’ipotesi, l’orario di ingresso negli istituti, solo per i ragazzi delle superiori, potrebbe slittare alle 10 o alle 11.
Le palestre e le piscine
Resta da sciogliere il nodo legato a palestre e piscine, al centro di un acceso confronto nella maggioranza di governo. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è preso una settimana di tempo per decidere sull’eventuale chiusura delle attività.
‘Falchi’ contro ‘Colombe’
Al momento si tratta di ipotesi, fughe di notizie. La sensazione è che anche in vista di un ipotetico nuovo dpcm si procederà con una trattativa serrata tra i falchi e le colombe, con i primi che chiedono interventi stringenti e i secondi che optano per interventi mirati, concentrati soprattutto sulla scuola e sui trasporti, un binomio ancora critico.
Il Corriere della Sera riferisce che dal Ministero della Salute assicurano che al momento non si sia parlato di nuovi decreti, ma non si escludono nuove chiusure in base all’andamento della curva dei contagi.
Tornano le autocertificazioni (?)
Intanto gli italiani si preparano a rimettere mano alle autocertificazioni. Lì dove vige il coprifuoco, richiesto ad esempio dalla Lombardia e dalla Campania, per spostarsi dalle 23.00 alle 5.00 si dovrà mostrare il foglio che giustifica il mancato rispetto dell’ordinanza. Sostanzialmente si dovrà dimostrare (e dichiarare) di essere in strada per comprovati motivi di necessità.